V I S U A L I Z Z A D I S C U S S I O N E |
roditra |
Posted - 24 set 2014 : 14:52:27 Salve a tutti, da qualche tempo mi frulla per la mente questa idea. Possibile che i mezzi restaurati o pseudi restaurati devono essere venduti con prezzi a capocchia. Voi mi direte ma questo è il libero mercato. Chi e come stabilisce un prezzo di vendita. Secondo me non è corretto sparare cifre enormi e chi ci casca ci casca. Perchè allora non documentare dettagliatamente tutto il lavoro svolto per il restauro, dall'intervento alla carrozzeria al motore ai freni all'impianto elettrico alla sostituzione dei cavi ecc alla documentazione, all'anno di costruzione del mezzo ecc.. Tutto questo su una certificazione che attraverso dei parametri, sommando il tutto, ne accerti IL VALORE. Certo le variabili possono essere tanti per determinare il Valore di un mezzo, che sia auto o moto non importa, ma con una certificazione,non fotografica ma accertata da esperti veri, sicuramente il valore del mezzo diventa più veritiero. Io spenderei dei soldi per farmi documentare quanto vale effettivamente un mio mezzo. Ho pensato, perchè Scooter d'epoca, ricco di persone esperte non rilascia queste certificazioni sul vero valore di un mezzo. Che ne dite??? Via alle critiche.. Roditra |
20 U L T I M E R I S P O S T E (in alto le più recenti) |
Scooterlinea |
Posted - 06 ott 2014 : 22:11:45 bene, grazie. Quindi, tornando all'argomento di questa discussione, gli enti che offrono una certificazione utile a garantire un certo valore del mezzo, in effetti svolgono questa funzione... |
tomsteric |
Posted - 06 ott 2014 : 13:33:21 Citazione: Messaggio inserito da Scooterlinea
Citazione: Messaggio inserito da tomsteric
E soprattutto, cancellate dalla mente le moto iscritte ai registri storici prima di 10 anni fa, perchè non è più come in quel periodo.
vuoi dire che oggi sono più o meno severi di 10 anni fa?
Decisamente più severi. Soprattutto in FMI ho visto moto del colore sbagliato venire accettate, prima di 10 anni fa. Guzzi Alce colorate in civile con la targa oro FMI.
Sia chiaro, io sono di quelli che spinge verso l'instaurare diversi livelli di iscrizione: 1° livello utile solo per la reimmatricolazione, si accetta ogni cosa 2° livello, restauro più adeguato, con un certo livello di storicità 3° livello restauro perfetto (o quasi), meritevole di targa oro.
In questo modo pure un Alce civile può essere GIUSTAMENTE iscritto, essendo spesso una modifica dell'epoca. Anzi io una modifica dell'epoca la inserirei già nel 2° livello, al contrario uno zigolo giallo lo inserirei al 1° livello.
Ho fatto un mega discorso, alla fine ciò che è certo è che ora sono più severi di una volta. In teoria ci sarebbe pure un esame visivo dell'ispettore FMI/ASI, ma il più delle volte ciò non avviene. |
Scooterlinea |
Posted - 06 ott 2014 : 13:27:14 Citazione: Messaggio inserito da tomsteric
E soprattutto, cancellate dalla mente le moto iscritte ai registri storici prima di 10 anni fa, perchè non è più come in quel periodo.
vuoi dire che oggi sono più o meno severi di 10 anni fa? |
tomsteric |
Posted - 05 ott 2014 : 13:12:41 E soprattutto, cancellate dalla mente le moto iscritte ai registri storici prima di 10 anni fa, perchè non è più come in quel periodo. |
roditra |
Posted - 05 ott 2014 : 12:25:20 Citazione: Messaggio inserito da wanvaiden
Citazione: Messaggio inserito da Scooterlinea
mi viene da pensare che, tutto sommato, ASI e FMI svolgano un compito discreto. Difficilmente ho visto mezzi omologati ASI che non lo meritassero.
ma sei sicuro???
Come tutte le cose dipende sempre dalle persone, ci sono le persone corrotte e ci sono persone corrette. Roditra |
wanvaiden |
Posted - 04 ott 2014 : 23:14:15 Citazione: Messaggio inserito da Scooterlinea
mi viene da pensare che, tutto sommato, ASI e FMI svolgano un compito discreto. Difficilmente ho visto mezzi omologati ASI che non lo meritassero.
ma sei sicuro??? |
Scooterlinea |
Posted - 04 ott 2014 : 22:04:31 mi viene da pensare che, tutto sommato, ASI e FMI svolgano un compito discreto. Difficilmente ho visto mezzi omologati ASI che non lo meritassero. |
roditra |
Posted - 26 set 2014 : 21:47:24 Citazione: Messaggio inserito da Wildcat
Il 90% dei mezzi che si vedono in vendita, sono stati restaurati a dir poco in maniera approssimativa. Non è la volontà a fare la differenza, ma la conoscenza. Quindi chi è che certifica la conoscenza? Come abbiamo ben visto anche i famosi enti preposti, ASI o FMI non sono garanzia di esecuzione di un restauro 'eseguito a regola d'arte'. La cosa diventa quindi assolutamente personale ed empirica, non c'è modo a mio avviso di certificare in modo riconosciuto universalmente tale qualità.
" Volontà e conoscenza" Concordo al 50%, Ci possono essere in certe località d'Italia difficoltà a reperire materiali e prestazioni professionali specifiche, Ci possono essere volutamente pseudi restauri al risparmio per ricavare il massimo sulla vendita e altro. Naturalmente non tutti ma alcuni si lo fanno. Lo abbiamo visto a Novegro con certa merce esposta e con quali prezzi. Concordo con il borsino di Ruoteclassiche. E' un buon punto di partenza per dare un valore certo. Forse, quantificare il valore di un mezzo restaurato a regola d'arte non è difficile è difficile trovare le persone o l'ente che lo attesti questo valore. L'ASI e FMI non devono dare alcun valore al mezzo ma dichiarare se rispetta l'originalità in tutti i suoi aspetti.
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GiPiRat |
Posted - 26 set 2014 : 18:55:34 Come sottolineato da molti, ribadisco: ottima idea ma di difficilissima attuazione!
Già solo stabilire il prezzo di un veicolo storico è una fatica da Sisifo, figurarsi il valore di un restauro!
Devo dire che, in tanti anni che mi occupo di veicoli storici, l'idea migliore per valutare un veicolo per me rimane quella del borsino di Ruoteclassiche: dato valore 100% ad un veicolo funzionante, in buone condizioni e con documenti in regola, aumenti o diminuisci la percentuale di valore in base alle condizioni del veicolo stesso. Fermo restando, naturalmente, che una valutazione assoluta non esiste (ovvero, esisterebbe, ma il formularla significherebbe conoscere il valore effettivo di vendita di tutti i veicoli uguali che sono passati di mano e farne una media. Capirai! ).
Ciao, Gino |
orso |
Posted - 26 set 2014 : 10:04:25 Ultimamente su D-Max ci stanno lavando il cervello con ulteriori "americanate" che non hanno niente a che vedere con la nostra identità e modo di pensare, proponendoci pseudo-restauri da far rabbrividire il nostri "ristrutturatori" figuriamoci i restauratori. Guardando queste trasmissioni a volte penso a quanti nostri bravi artigiani che con la crisi si son depressi e pur facendo mille acrobazie oramai non riescono a far quadrare più i conti a fine mese. Ma si sa oramai gli americani si son eletti a maestri di vita e di giustizia e se non parli la loro lingua sei tagliato fuori anche dal paesello in cui sei nato e cresciuto.Non bastavano le patatine fritte sulla pizza i MC-Donald's ed il mais sulle nostre tavole (mia nonna il mais lo dava alle galline), ora ci vogliono importare anche gli "esperti" di valutazione.
meniconi.jpg
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Wildcat |
Posted - 26 set 2014 : 07:09:22 Certo anche perchè molti dei certificatori di detti enti, non sono competenti in materia scooter. Magari lo sono per le moto, ma non per gli scooter. E non mi si venga a dire che non è vero, visto gli obrobri che vediamo certificati con targa oro. |
tomsteric |
Posted - 26 set 2014 : 00:01:27 Citazione: Messaggio inserito da Wildcat
Il 90% dei mezzi che si vedono in vendita, sono stati restaurati a dir poco in maniera approssimativa. Non è la volontà a fare la differenza, ma la conoscenza. Quindi chi è che certifica la conoscenza? Come abbiamo ben visto anche i famosi enti preposti, ASI o FMI non sono garanzia di esecuzione di un restauro 'eseguito a regola d'arte'. La cosa diventa quindi assolutamente personale ed empirica, non c'è modo a mio avviso di certificare in modo riconosciuto universalmente tale qualità.
Concordo. Il problema è che ASI e FMI nelle procedure IN TEORIA avrebbero il controllo del mezzo da parte dell'esaminatore ma in pratica non lo fanno mai! Ed anche qui, dipende, obbligare tutti a portare il mezzo a visionare non è giusto, se io voglio solo metterlo in strada per usarlo devo spendere centinaia di euro solo per l'iscrizione ad un registro storico? Si apre un dibattito immenso, ma immenso davvero! |
wanvaiden |
Posted - 25 set 2014 : 23:38:47 va valutato ogni singolo mezzo da uno che abbia il cervello collegato agli occhi! questa è l'unica certificazione valida! |
Wildcat |
Posted - 25 set 2014 : 22:27:00 Il 90% dei mezzi che si vedono in vendita, sono stati restaurati a dir poco in maniera approssimativa. Non è la volontà a fare la differenza, ma la conoscenza. Quindi chi è che certifica la conoscenza? Come abbiamo ben visto anche i famosi enti preposti, ASI o FMI non sono garanzia di esecuzione di un restauro 'eseguito a regola d'arte'. La cosa diventa quindi assolutamente personale ed empirica, non c'è modo a mio avviso di certificare in modo riconosciuto universalmente tale qualità. |
tomsteric |
Posted - 25 set 2014 : 21:29:15 Citazione: Messaggio inserito da roditra
Bene, prima di rispondere, volevo leggere i vostri pareri sulla mia strana idea. Ebbene capisco che non è una cosa semplice mettere in atto, ma cominciamo a parlarne.
Le concessionarie hanno i famosi "libretti" quello giallo e quello azzurro per dare un valore all'auto a seconda se si vuole vendere o comprare e gli accessori, anche costosi, non sono tenuti in considerazione. Questo riferimento per la vendita o per l'acquisto è alla portata di tutti.
La mia idea in particolare voleva essere un aiuto per coloro che comprano un restaurato o anche un conservato. Queste schede che accompagnano il mezzo è ovvio che devono contenere tutto a partire dal valore del conservato per finire al restauro completo. Secondo il mio parere, il mezzo avendo un "curriculum" che lo accompagnerà sempre, il compratore, a questo punto, è più consapevole di quello che è stato sostituito e sopratutto del valore finale. Oggi per stimolare la vendita e per giustificare il prezzo si offre un nutrito numero di fotografie che dimostrano il lavoro svolto sul mezzo. Saranno vere!!!.
Commenti.
Roditra
Beh le mie sono vere, le altre non lo so. |
roditra |
Posted - 25 set 2014 : 13:43:02 Bene, prima di rispondere, volevo leggere i vostri pareri sulla mia strana idea. Ebbene capisco che non è una cosa semplice mettere in atto, ma cominciamo a parlarne.
Le concessionarie hanno i famosi "libretti" quello giallo e quello azzurro per dare un valore all'auto a seconda se si vuole vendere o comprare e gli accessori, anche costosi, non sono tenuti in considerazione. Questo riferimento per la vendita o per l'acquisto è alla portata di tutti.
La mia idea in particolare voleva essere un aiuto per coloro che comprano un restaurato o anche un conservato. Queste schede che accompagnano il mezzo è ovvio che devono contenere tutto a partire dal valore del conservato per finire al restauro completo. Secondo il mio parere, il mezzo avendo un "curriculum" che lo accompagnerà sempre, il compratore, a questo punto, è più consapevole di quello che è stato sostituito e sopratutto del valore finale. Oggi per stimolare la vendita e per giustificare il prezzo si offre un nutrito numero di fotografie che dimostrano il lavoro svolto sul mezzo. Saranno vere!!!.
Commenti.
Roditra
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Ste71 |
Posted - 25 set 2014 : 11:40:26 Credo sia una proposta ineccepibile in linea di principio ma impraticabile nei fatti. Come scrive Balbo, il valore che viene attribuito ad un restauro ha già come base un valore non uniforme, che è il prezzo d'acquisto inizale del mezzo stesso, di per sé soggetto alle regole del libero mercato (ognuno è libero di chiedere e pagare prezzi allucinanti). Ad esempio, io posso essere disposto a pagare un prezzo più alto per un determinato veicolo che per me, in quel momento, ha un particolare valore affettivo, anche se ridotto ad un rottame. Si aggiungano poi tutte le altre valutazioni su manodopera, pezzi e materiali vari sopra postate.
Credo che un po' più di onestà nei venditori, di per se basterebbe a calmierare i prezzi.
Ste |
GianLuca |
Posted - 25 set 2014 : 10:29:17 Concordo con ugo
Gianluca |
ciccii21 |
Posted - 25 set 2014 : 09:16:41 L'idea è molto interessante. Io farei una scheda tecnica molto dettagliata per ogni mezzo con la descrizione di ciò che va verniciato, tipo di vernice, ecc. e tutte le cose che vanno cromate e zincate e gli darei un valore.
francesco Coiro |
Belligerante ugo |
Posted - 25 set 2014 : 08:37:16 Quoto Balbo,e aggiungo che a mio parere è difficile fare una valutazione per il semplice motivo che i prezzi dei materiali es. vernice, manodopera,zincatura,cromatura ecc. variano da Regione a Regione,e si nota nelle varie discussioni che facciamo perciò io la vedo dura quantificare il valore ciao (es.io con tutte le variazioni fatte nel corso degli anni alla mia Lambretta sono arrivato a 6000/7000 euro perciò come si fa a chiedere un prezzo simile per una Lambretta?)
belligerante ugo |
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