Altri scooter ce n'erano eccome (Formichino, Galletto, Isoscooter, Levriere, Lambretta A, B,C corsa, TV, Vespa Bacchetta sidecar, GS, Aermacchi Cigno, Ghibli, Zeffiro, Bianchi Orsetto, Gilera G50, MV Agusta CGT....e altri) ma purtroppo non ho le foto. Tieni conto che è una collezione soprattutto di moto... ciao
Con la sola differenza che quando è passato Mauro non era ancora stato venduto. Per Mauro, la carrozzeria è incernierata sul davanti e si solleva in questo modo per accedere al motore.
Ho provato a tradurne la storia...mi si perdonino eventuali imprecisioni:
MOTO IRUÑA 202, scooter fabbricat a Pamplona.
Il protagonista di questa storia era D. Luis Alonso, catalano che vive a Barcellona, dove ha avuto una officina meccanica nella quale fabbricava alcune parti o componenti per moto HUSOR, moto creata a Pamplona, negli anni 1952/1953, il cui nome è venuto dall'unione due nomi di persone rilevanti: Huarte e Soriano, il primo appartenente ad un imprenditore Felix D. Navarra Huarte e l'altra, non meno imprenditoriale, creativo e innovativo, amante della meccanica come era D. Ricardo Soriano Scholtz , marchese di Ivanrey, creatore in seguito, tra gli altri veicoli, della famosa moto R. Soriano. La fortunata commercializzazione degli scooter HUSOR venne quindi fatta a Madrid.
Il signor Alonso era un appassionato mondo automobilistico e amante della velocità. Aveva vinto diversi premi in gare di corsa ed è stato D. Felix Huarte, che gli propose di trasferirsi a vivere a Pamplona. Nel suo trasferimento lo seguirono parte della squadra di Barcellona e assieme affrontarono il progetto nel gennaio 1954, di creare un nuovo design motociclistico, utilizzando parte del progetto tecnico del HUSOR.Sono stati prodotti circa 1.000 unità di IRUÑA 202, nel periodo 1954-1957, che appare sul mercato ad un prezzo che è stato di circa 15.000 pesetas, ora 90 Euro, offerte con due colori, rosso e marrone in combinazione e semimetalizzato marrone. Il motore era 121.05 cc. 3 velocità, peso 90 kg., e una velocità massima di 65/70 km / h. Tuttavia, data la concorrenza molto forte di quegli anni, con la comparsa sul mercato interno dei competitivi marchi italiani Vespa, fatta a Madrid e Lambretta fatta in Eibar (Guipúzcoa) e non solo, fu deciso di arrestare la loro produzione e le unità in attesa di essere messe in vendita furono distrutte, e la storia è conclusa qui
Grazie a Tutti per la spiegazione... mi ero perso la discussione dove era già stato segnalato!
Luigi, non sapevo che la carrozzeria fosse incernierata sull'anteriore! Soluzione davvero notevole. Sono curioso per natura, ma questo dettaglio mi era sfuggito. Confesso... il Casalini mi piace molto di più come era esposto a Ferrara, piuttosto che "composto" in ordine di marcia!
Biagio... capisco davvero il tuo disappunto, ma è dura riuscire a possedere tutti gli oggetti dei nostri desideri! E poi... mai dire mai! Chissà se la prossima occasione sarà quella buona!?!