Questo piccolo integrato ha la capicità di restituire una differenza di tensione in base al campo magnetico che percepisce nelle vicinanze. https://it.wikipedia.org/wiki/Sonda_Hall Pertanto la lettura si può fare su normale tester.
Prima di tutto va costruita e sagomata una piastrina metallica che si adagi sulle calamite dei volani e confluisca il magentismo su una estremità dove si trova va posizionato il sensore. Questo non va direttamente sul magnete perchè la calamita è troppo forte, ma tenuto a distanza.
Eccovi come l'ho costruita io (come carpentire non sono un gran che):
Prima di tutto poichè il valore di uscita è influenzato dalla tensione della batteria di alimentazione c'è un circuito con diodo zener per garantire una alimentazione stabile a 7,5volt. Altrimenti man mano che la batteria si scarica la misura si altera. Poi prima della misura con tester ho interposto un trimmer per tarare la tensione di uscita alla sensibilità del tester in modo che i numeri nel display possano essere interpretati come Gauss o Tesla (Per ora non so quale sia l'unità di misura usata dagli strumenti analogici come questo in foto in dotazione ai rimangnetizzatori per volani). Magnetometro.JPG - - Ho evvidenziato comunque i valori della scala. Da 0÷40 (giallo) indica "Debole", da 40÷80 (Rosso) "Normale". Se ne era parlato qui: http://www.scooterdepoca.com/forum/topic.asp?TOPIC_ID=26221
Di fatto ho usato un paio di volani, il cui valore magnetico era stato precedentemente misurato con questo strumento analogico, per tarare il mio strumento "digitale". Con il valore noto ho regolato il trimmer in modo che con il campo magentico da 40 Gauss il tester indicasse 0,40mV. Senza questa regolazione la tensione restituita sarebbe stata circa 1,5volt. Ma riducendola a 0,4Volt di fatto la cifra restituita dal taster è immediata e non serve fare calcoli.
Ecco alcuni fotogrammi del rilevatore in funzione:
Questo su un volano 4 poli per Lambretta con ottimo magnetismo (era stato appena rimagnetizzato)
Da notare che c'è un fotogramma in cui il diplay indica un meno prima del numero e gli altri no, lo strumento distingue la direzione magnetica dei poli. Ciao.
Non ho idea di quanto costino i componenti e quanto sia laborioso l'assemblaggio. Non sono a conoscenza di un prodotto analogo e quindi non riesco a dare un prezzo allo strumento. Tieni presente che in mancanza di un dato oggettivo sul magnetismo residuo del volano magnete si va per tentativi perdendo tempo, denaro e spesso andando incontro ad insuccessi. Credo che chiunque di noi, appassionato di meccanica, sarebbe disposto a spendere 30-50 € pur di risolvere in maniera definitiva ogni dubbio. Quale è la tua valutazione ?
Si Stefano va appoggiato alla piastrina che deve essere in ferro, non necessariamente in perfetto contatto. Grazie di averlo detto, è un dettaglio importante altrimenti con altri metalli non avrebbe funzionato.
La piastrina andrebbe sagomata sul volano in misura, ma ho visto che quelli analogoci hanno una forma arcuata fissa e vengono impiegati su tutti i volani indipendentemte dal diametro e angolo di curvatura. Tra l'altro ce l'hanno anche stretta (circa 2cm) pertanto credo che con meno sezione si riduca l'incidenza di errore se non vanno in pieno appoggio per via della curvatura diversa. Penso inoltre di riudurre anch'io la sezione anche della mia piastrina, l'avevo fatta larga perchè non sapevo della sensibilità del sensore, ma visto che è abbastanza sensibile, ho margine per ridure la sezione della faccia arcuta. Inoltre col volano che misurava oltre 80, il sensore era prossimo alla saturazione e riducendogli la sezione della pistrina gli arriva meno magnetismo (che compenso col trimmer) e di conseguenza si aumenta così il range di impiego.
Ho già provato la rimagnetizzazione fai da te, che con lo strumento ho potuto apprezzare un aumento del 3%. E poco, ma ho margine di migliorare la tecnica. Ma ne parlerò più avanti quando i risulati saranno soddisfacenti.
Per avere sempre tensione costante si potrebbe usare un trasformatore con raddrizzatore o un alimentatore oppure un condensatore poliestere e raddrizzatore per avere una caduta di tensione benché sia una scelta pericolosa ,che dici?
Siccome il consumo è poco e l'uso è saltuario, io non andrei a complicare ultriormente. Costerebbe più di materiale l'alimentatore che il magnetometro in se (pensa solo al traformatore!). Inoltre la tensione della rete 220 non è costante e fluttua durante il giorno, non è una garanzia di tensione stabilizzata.
Al limite userei un alimentatore dei vecchi cellulari (che sono stabilizzati) fra quelli che erroga dai 6 ai 9volt. Ciao.