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 Motobecane 175 mb1

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V I S U A L I Z Z A    D I S C U S S I O N E
Mauro Galli Posted - 25 feb 2009 : 19:57:01
Ciao tutti,
non si tratta di uno scooter, ma, abbiate pazienza, chiedo l'aiuto degli amici del forum per tentare di completare il restauro conservativo del mezzo in oggetto.
E' un Motobecane del 1924/25. Sto cercando il silenziatore cilindrico che era applicato sul tubo di scarico. E' un "barattolo" di lamiera di diameto circa 60mm e lungo 200mm. Numerose foto nel web lo mostrano parzialmente, ma a me interesserebbe poterne visionare uno di persona per poterlo rilevare e duplicare.

Allegato: Motobecane175mb1.jpg
120,5 KB

Mauro Galli
20   U L T I M E    R I S P O S T E    (in alto le più recenti)
birogiro Posted - 18 mar 2014 : 15:11:57
ciao Mauro, ho visto il video e la cosa che piu' mi e' piaciuta e' la tua immagine con la chiave in bocca ...
Per me rappresenta il combattente che non demorde mai e mi sa che la tua battaglia e' stata molto lunga e tormentata !!!
Sei grandeeeeeee...!!!
Mauro Galli Posted - 18 mar 2014 : 13:38:52
Citazione:
Messaggio inserito da samaghi

Ma il cicchetto lo ha dato Milo con la sigaretta?

Ciao Marco,
…cicchetto l’ho dovuto dare abbondantemente per partire!
…cicchetto ce lo siamo fatto per festeggiare la prima pubblica messa in moto del Motobécane!
…cicchetto lo abbiamo preso da una signora del Centro Pertini perché abbiamo appoggiato la bottiglia di spumante vuota, a terra, vicino ad una panchina!

Mauro Galli
World Lambretta Club
samaghi Posted - 18 mar 2014 : 12:25:25
Ma il cicchetto lo ha dato Milo con la sigaretta?
balbonif Posted - 18 mar 2014 : 11:01:34
Andrà......non andrà.........Con la soddisfazione di tutti è partita.

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WLC-LCER-Io vado in Lambretta per divertimento.
biccari Posted - 18 mar 2014 : 10:52:50
manca il filmato......... eccolo complimenti a Mauro per la sua pazienza io avrei mollato da un pezzo

World Lambretta Club
CHI PECORA SI FA'..... IL LUPO SE LA MANGIA
Che Dio ti raddoppi ciò che tu mi auguri..
balbonif Posted - 18 mar 2014 : 10:35:48
Ecco ...dopo un duro lavoro la soddisfazione di Mauro.Complimenti

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WLC-LCER-Io vado in Lambretta per divertimento.
Thecek Posted - 06 mar 2014 : 23:04:41
beh, che dire...complimenti sia per il mezzo che per il grande lavoro che è stato fatto.
HornyMan Posted - 06 mar 2014 : 13:53:07
Citazione:
Messaggio inserito da Mauro Galli


...ci sediamo al bar, con gli Amici per un aperitivo e qualche stuzzichino!

Mauro Galli
World Lambretta Club



Accetto! Ma solo ad una condizione: Offri tu!!!

HornyMan
tomsteric Posted - 06 mar 2014 : 13:44:01
E' un restauro stupendo. Io al tuo posto avrei restaurato ma tu hai fatto un lavoro incredibile con questo conservato.
Mauro Galli Posted - 06 mar 2014 : 13:37:19
Citazione:
Messaggio inserito da HornyMan

Eccezionale!!!! Grande Mauro! Bellissimo pezzo!
Volevo solo farti un appuntino, perchè hai eliminato quel bel sellino in vimini? Scusa, se vengo a trovarti per farci un giretto assieme, io dove mi siedo????

HornyMan

...ci sediamo al bar, con gli Amici per un aperitivo e qualche stuzzichino!

Mauro Galli
World Lambretta Club
HornyMan Posted - 05 mar 2014 : 19:57:33
Eccezionale!!!! Grande Mauro! Bellissimo pezzo!
Volevo solo farti un appuntino, perchè hai eliminato quel bel sellino in vimini? Scusa, se vengo a trovarti per farci un giretto assieme, io dove mi siedo????

HornyMan
Mauro Galli Posted - 05 mar 2014 : 19:38:46
Citazione:
Messaggio inserito da samaghi

Mauro a questo punto, se ti va, senza fretta, completa il post con gli interventi più importanti e di ricostruzione che hai eseguito. Ad esempio come hai fatto a riportare il serbatoio allo stato originale?...complimenti ancora.

Wow… è una storia lunghissima. Credo che comunque siano tutte operazioni che normalmente si fanno quando si restaura. Provo a descriverle, ma chi legge deve armarsi di pazienza!

Il serbatoio era stato riverniciato nel tempo, come tutto il resto della moto… ma sotto, sotto la sua vernice originale ancora c’era. Sul serbatoio erano presenti tre vistose ammaccature che proprio non si riuscivano a digerire… e dei bruttissimi adesivi con la scritta della marca.
Si è iniziato asportando gli adesivi, ma prima ho ricalcato la scritta su un pezzo di carta lucida. Il passaggio successivo è stato eliminare le ammaccature dal serbatoio. Essendo impossibile accedere dall’interno del serbatoio per ribatterle fuori si è deciso di operare in trazione. E’ stata saldata una piastrina asolata (tirante) sull’esterno del serbatoio in corrispondenza dell’ammaccatura poi con un battitore, collegato alla piastrina, si è trazionata la lamiera. Staccando e riattaccando per ogni bozza la piastrina in più posizioni e tirando una porzioncina di superficie alla volta, alla fine sì è ottenuto un accettabile recupero della forma originale.
Poi è arrivato il momento della pulizia interna. E’ stato fatto un primo lavaggio con la benzina per togliere tutte le eventuali tracce di sostanze grasse che potevano essere rimaste. Un pezzo di catena genovese alle cui maglie avevo fissato diversi bulloncini è stato usato per effettuare l’azione meccanica di sbruscatura interna. Se l’umidità ha causato l’ossidazione interna… l’umidità stessa è stato il modo migliore per diluirla ed eliminarla. Catena con bulloncini, acqua calda e… olio di gomito per agitare il tutto. Operazione ripetuta più volte finché non si è riuscita ad avere una buona pulizia. Poi via di asciugacapelli e aria calda… andava bene anche l’essiccazione sulla piastra di una vecchia cucina di tipo economico (che non ho) o nel forno di casa (dove la moglie o la mamma – giustamente - non vogliono).
Asportando l’ossidazione interna si sono evidenziate un paio di porosità (diametro 0.2-0.4mm) in una zona ben precisa del serbatoio (dove ristagnava la condensa). I forellini sono stati chiusi semplicemente stagnandoli; bisogna aver cura di far scorrere lo stagno sulle superfici ben calde e pulite del serbatoio mettendone solo la quantità necessaria per chiudere i fori senza fare grumi. Dopo ciò mi sono affidato alla tecnologia moderna facendo un trattamento di rivestimento interno con resina epossidica, di quelli reperibili in commercio… (quindi non originale, sigh!).
Cartavetrando ad acqua (grana 800) ho cominciato ad asportare gli strati di vernice aggiunta sul serbatoio fino a scoprire quella sua originale. Lavoro lungo… si carteggia un po’, si asciuga bene il tutto, si osserva la superficie lavorata alla luce solare, si identificano le zone da tenere da quelle da asportare (mi aiutavo allo scopo delimitandole con del “bianchetto” da cancelleria), poi si ricomincia a carteggiare ad acqua. Medesimo lavoro è stato fatto su parafanghi, telaio, portapacchi e forcella. Ovviamente dove c’era la ruggine è comparso il metallo, così anche nelle posizioni dove c’erano le ammaccature e la vernice se n’era andata durante il raddrizzamento della lamiera.
Delle scritte originali sul serbatoio erano emerse, dopo la carteggiatura ad acqua, solo un paio di macchie. Sui libri dedicati alla Motobécane è indicata la dimensione reale della scritta e dalle foto ho ricavato la corretta posizione sul serbatoio. Dal ricalco preventivamente preso dei vecchi adesivi tolti al serbatoio, tramite l’ingrandisci/riduci con fotocopiatrice, ho ricavato le scritte di dimensioni corrette su due fogli di carta. Ho tagliato via le scritte col cutter creando due negativi. Attaccati con colla vinilica diluita i fogli sul serbatoio (uno per lato), ho proceduto ad applicare un leggero strato di vernice color argento nella zona delle scritte. Bagnando la carta sono poi stati asportati i fogli incollati che avevano fatto da “dima” per verniciatura del marchio Motobécane. Un ultimo giro di cartavetrata ad acqua, necessario per consumarle un po’ e dar loro l’aspetto vintage, è stato l’ultimo ritocco!

Per la leva al manubrio, avendone già altre 2 è stato facile; mi sono fatto un calcolo dello sviluppo della lamiera in base allo spessore. Piccolo disegno, taglio al laser dei pezzetti… poi morsa, martello e un paio di dime autocostuite per piegare il tutto. Un paio di pernetti, un dado ed una vite realizzati col tornio ed il gioco è stato fatto. Invecchiamento (con pazienza) in scatolina contenete sale da cucina, poi pulizia e spazzonatura.

Stessa cosa per il pedale, ho rilevato esattamente dimensioni e tecnica costruttiva dall’originale. Taglio al laser dei particolari in lamiera, lavorazione al tornio degli altri componenti. Assemblaggio mediante ribattitura e chiodatura delle parti (come nell’originale). Invecchiamento in sale, poi pulizia e spazzonatura. Miii… adesso non si riesce più quasi a distinguere uno dall’altro!

Ho alcune foto anche di queste cose…
La leva al manubrio ancora “stesa”

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Il pedale non originale ed i pezzi di lamiera per realizzare quello nuovo

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Il potentissimo (ma lento) impianto chimico per l'invecchiamento del ferro

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Che altro? Le manopole… le ho tornite utilizzando un pezzo di legno già tarlato! I forellini dei famelici insettini sono proprio originali!

L’impianto d’illuminazione è stato completato con un fanalino posteriore ed è stato aggiunto anche il (quel) freno anteriore che era fornito all’epoca solo come optional. La candela vintage è un’altra “chicca” trovata ancora nuova per semplice colpo di fortuna… non la utilizzo, è solo per bellezza; quando accendo il Motobécane preventivamente la sostituisco con una Bosch da motofalciatrice BCS!

Gli pneumatici a tallone, provenienti dall'Inghilterra, mi hanno fatto aspettare circa 1 anno. Quando li ho richiesti al venditore, di quella dimensione, erano esauriti. Il produttore ne ha costruiti un lotto solo quando ha avuto sufficienti richieste per giustificarne la produzione.

Se avete letto tutto fino qui, siete anche voi irrecuperabili da questa "malattia"!

Mauro Galli
World Lambretta Club
Marino48 Posted - 05 mar 2014 : 09:38:37
Citazione:
Messaggio inserito da Mauro Galli

Grazie Giampiero e grazie Marino per i complimenti! Il mezzo non è destinato alla circolazione è solo un bel giocattolo; sarebbe improponibile circolare con un oggetto quasi senza freni e a trasmissione diretta!

Marco... grazie mille della domanda; racconto più che volentieri la "favola" dell'albero motore. Marino (Balbo), che di meccanica ne sa a pacchi, ci potrà dire se ho sbagliato in qualcosa. Marino... tieni presente che la nonnina eroga 1,5 CV a 1800 giri e (forse)potrebbe raggiungere anche i 40km/h... leggera discesa, vento a favore, pilota a uovo... mica è uno dei tuoi motori-mostro!

Il motore era completamente bloccato. Ci sono volute un bel po’ di alchimie per riuscire ad aprirlo e recuperare pistone cilindro e segmenti… che adesso a lavoro finito sono ancora i suoi originali e, anche se un po’ consumati, funzionano egregiamente. L’albero motore era completamente andato. La testa di biella aveva circa 1 mm di gioco sul bottone di manovella (!) ed i rullini erano completamente arrugginiti. Era inutilizzabile; dopo un paio di tentativi falliti di comprarne uno usato su un sito francese, si è proceduto alla ricostruzione. Ho messo insieme qualche scarabocchio, rilevando quello vecchio, per chiarirmi le idee di come realizzarne uno nuovo con le macchine utensili che potevo trovare a disposizione. La biella è stata recuperata tramite rettifica della testa maggiorandone l’alesaggio di 0.5 mm; operazione necessaria per eliminare tutte le macchie ed i crateri che l’ossidazione aveva formato sulla superficie di rotolamento dei rullini. Sul piede non è stato necessario intervenire perché la superficie era buona ed il gioco d’accoppiamento con lo spinotto era accettabile (acciaio su acciaio). I rullini sono stati sostituiti. L’albero motore è stato completamente rifatto maggiorando il diametro del bottone di manovella della quota necessaria a creare un gioco finale d’accoppiamento tra biella/rullini/albero motore di 0.02mm. I due semialberi motore sono stati realizzati ricavandoli da fuselli stampati di 39NiCrMo3 bonificati. Ogni semialbero è stato tornito in un’unica soluzione montandolo su trascinatore e contropunta e lasciando 0.15mm di sovrametallo, su tutti i diametri e sugli spallamenti, necessari per la finitura di rettifica. L’asse d’accoppiamento è stato realizzato in 18NiCrMo5, tornendolo e lasciando una maggiorazione 0.15 mm di sovrametallo per la rettifica finale realizzata dopo trattamento di cementazione e tempra. Gli scassi di equilibratura sulle spalle dei due semialberi (ricavate di stampaggio nel pezzo originale) ed i fori per l’asse d’accoppiamento sono stati realizzati tramite FCN (qua ho chiesto aiuto perché non conosco come si usa, come anche per la rettifica). L'assemblaggio dell’albero motore alla pressa e la sua centratura sono state operazioni da “brivido”, mi giocavo mesi di lavoro… alla fine l’oscillazione tra gli assi dei 2 semialberi è risultata di 0.025mm. A causa di vari schiavettamenti del volano il suo cono d’accoppiamento era rovinato. Il volano è stato recuperato cambiando leggermente l’angolo del cono d’accoppiamento (cambiato anche sull’albero motore) e maggiorando la larghezza della sede della linguetta da 5 a 6 mm. Veramente difficile trovare una stozzatrice (macchina utensile un po' obsoleta) per eseguire l’allargamento della sede chiavetta rovinata dentro il cono femmina del volano. Nel retrobottega di un vecchio artigiano (categoria in via d'estinzione) mi è arrivata notizia ce ne fosse ancora una… con un salamino e due bottiglie di vino un’operazione meccanica da 15 minuti è durata un paio d’ore di festa! Stessa cosa di quasi tutti i sabati pomeriggio quando riuscivo ad usare il tornio a casa di un amico che lo metteva a disposizione... ma non è stato sicuramente questo che ha allungato il tempo di restauro.

Alcune foto che ho scattato in corso d'opera:

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Mini esploso del motore prima del riassemblaggio

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E alcuni scarabocchi...

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Mauro Galli
World Lambretta Club



Che dire ??
Tutta la procedura e i materiali usati sono + che OTTOMI
Il salamino e la "buona bottiglia" aprono tante strade
Un giretto in occasione del raduno a Zola è doveroso, almeno che la vedano tutti.
Ricomplimenti Mauro, sei stato GRANDE !!
ciao

Balbo
samaghi Posted - 05 mar 2014 : 09:32:00
Mauro a questo punto, se ti va, senza fretta, completa il post con gli interventi più importanti e di ricostruzione che hai eseguito. Ad esempio come hai fatto a riportare il serbatoio allo stato originale?...complimenti ancora.
ruotepiccole Posted - 04 mar 2014 : 20:15:26
Complimenti Mauro! Gran bel lavoro.

M
max_83 Posted - 04 mar 2014 : 19:43:38
Però mica male...anche se non è una lambra gran bel mezzo comunque !!! Bravo !!

J50 Special - LI 3 150
Mauro Galli Posted - 04 mar 2014 : 19:14:10
Grazie Giampiero e grazie Marino per i complimenti! Il mezzo non è destinato alla circolazione è solo un bel giocattolo; sarebbe improponibile circolare con un oggetto quasi senza freni e a trasmissione diretta!

Marco... grazie mille della domanda; racconto più che volentieri la "favola" dell'albero motore. Marino (Balbo), che di meccanica ne sa a pacchi, ci potrà dire se ho sbagliato in qualcosa. Marino... tieni presente che la nonnina eroga 1,5 CV a 1800 giri e (forse)potrebbe raggiungere anche i 40km/h... leggera discesa, vento a favore, pilota a uovo... mica è uno dei tuoi motori-mostro!

Il motore era completamente bloccato. Ci sono volute un bel po’ di alchimie per riuscire ad aprirlo e recuperare pistone cilindro e segmenti… che adesso a lavoro finito sono ancora i suoi originali e, anche se un po’ consumati, funzionano egregiamente. L’albero motore era completamente andato. La testa di biella aveva circa 1 mm di gioco sul bottone di manovella (!) ed i rullini erano completamente arrugginiti. Era inutilizzabile; dopo un paio di tentativi falliti di comprarne uno usato su un sito francese, si è proceduto alla ricostruzione. Ho messo insieme qualche scarabocchio, rilevando quello vecchio, per chiarirmi le idee di come realizzarne uno nuovo con le macchine utensili che potevo trovare a disposizione. La biella è stata recuperata tramite rettifica della testa maggiorandone l’alesaggio di 0.5 mm; operazione necessaria per eliminare tutte le macchie ed i crateri che l’ossidazione aveva formato sulla superficie di rotolamento dei rullini. Sul piede non è stato necessario intervenire perché la superficie era buona ed il gioco d’accoppiamento con lo spinotto era accettabile (acciaio su acciaio). I rullini sono stati sostituiti. L’albero motore è stato completamente rifatto maggiorando il diametro del bottone di manovella della quota necessaria a creare un gioco finale d’accoppiamento tra biella/rullini/albero motore di 0.02mm. I due semialberi motore sono stati realizzati ricavandoli da fuselli stampati di 39NiCrMo3 bonificati. Ogni semialbero è stato tornito in un’unica soluzione montandolo su trascinatore e contropunta e lasciando 0.15mm di sovrametallo, su tutti i diametri e sugli spallamenti, necessari per la finitura di rettifica. L’asse d’accoppiamento è stato realizzato in 18NiCrMo5, tornendolo e lasciando una maggiorazione 0.15 mm di sovrametallo per la rettifica finale realizzata dopo trattamento di cementazione e tempra. Gli scassi di equilibratura sulle spalle dei due semialberi (ricavate di stampaggio nel pezzo originale) ed i fori per l’asse d’accoppiamento sono stati realizzati tramite FCN (qua ho chiesto aiuto perché non conosco come si usa, come anche per la rettifica). L'assemblaggio dell’albero motore alla pressa e la sua centratura sono state operazioni da “brivido”, mi giocavo mesi di lavoro… alla fine l’oscillazione tra gli assi dei 2 semialberi è risultata di 0.025mm. A causa di vari schiavettamenti del volano il suo cono d’accoppiamento era rovinato. Il volano è stato recuperato cambiando leggermente l’angolo del cono d’accoppiamento (cambiato anche sull’albero motore) e maggiorando la larghezza della sede della linguetta da 5 a 6 mm. Veramente difficile trovare una stozzatrice (macchina utensile un po' obsoleta) per eseguire l’allargamento della sede chiavetta rovinata dentro il cono femmina del volano. Nel retrobottega di un vecchio artigiano (categoria in via d'estinzione) mi è arrivata notizia ce ne fosse ancora una… con un salamino e due bottiglie di vino un’operazione meccanica da 15 minuti è durata un paio d’ore di festa! Stessa cosa di quasi tutti i sabati pomeriggio quando riuscivo ad usare il tornio a casa di un amico che lo metteva a disposizione... ma non è stato sicuramente questo che ha allungato il tempo di restauro.

Alcune foto che ho scattato in corso d'opera:

Lavorazione_1.jpg
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Lavorazione_4.jpg
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Lavorazione_5.jpg
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Mini esploso del motore prima del riassemblaggio

Lavorazione_6.jpg
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E alcuni scarabocchi...

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Mauro Galli
World Lambretta Club
samaghi Posted - 04 mar 2014 : 17:43:33
Secondo me con solo la pazienza si fa poco...serve altro...ad esempio, come hai fatto a rifare l'albero motore?....
Marino48 Posted - 04 mar 2014 : 17:31:24
Ottimo lavoro Mauro !!.
Di PAZIENZA ne hai avuto davvero TANTA.
Complimenti ancora



Balbo
riz Posted - 04 mar 2014 : 14:47:32
complimenti per la pazienza e per il mezzo.

hai in programma di renderlo circolante? ... io non lo farei ...

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