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Spresiano - TV
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Il mio Garage 3542 Messaggi Iscritto dal 2006
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GiPiRat
Moderatore
  
    
Lecce - LE
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Il mio Garage 6427 Messaggi Iscritto dal 2005
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Inserito il - 07 feb 2007 : 22:33:16
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citazione: Messaggio inserito da Janez
caro vespamod, Quella dei motorini d'avviamento per aerei era una notizia riportatami da mio zio che lavoravorava in fiat a torino negli anni 50 e si faceva torino - trento in vespa(a bacchetta). puo' darsi che sia una bufala o leggenda comunque come hai detto tu stesso altri particolari sono stati presi dalla tecnologia aereonautica e sono stati riciclati o adattatati come era giusto che fosse per la riconversione post bellica.Quindi partiva in un certo senso avvantaggiata poiche' l'innocenti produceva solo tubi. quanto al design della vespa non lo metto in dubbio, mi lascia molto perplesso sul piano strutturale un telaio di lamiera stampata tutto qui. passo e chiudo anch'io, ma la vespa!
Quindi ti lasciano perplesso tutte le auto moderne perché hanno un telaio portante in lamiera stampata? Non credo.
Ciao, Gino |
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ChriBu
Senior
   
Udine - UD
Italy
Il mio Garage 1339 Messaggi Iscritto dal 2005
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Inserito il - 08 feb 2007 : 18:06:19
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citazione: Messaggio inserito da GiPiRat
Quindi ti lasciano perplesso tutte le auto moderne perché hanno un telaio portante in lamiera stampata? Non credo.
Ciao, Gino
Le auto "normali" si.. ma non le auto sportive, i fuoristrada e soprattutto... le moto... 
TV3-175, LI2-150, LI1-150 |
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Mego
Master +
  
    
Ferrara - FE
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Il mio Garage 9213 Messaggi Iscritto dal 2004
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Inserito il - 08 feb 2007 : 19:24:40
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Io ho un pò Lambro un pò Vespa...tra cui anche un 150 GS Vs2. Quest'ultimo è sempre stato decantato come una vespa-razzo ma a dir la verità è sì veloce ma non un missile.Penso sia equiparato al TV o al 200SX. Sono nato e cresciuto su una Vespa a partire da quando avevo 16anni,poi ho scoperto le LAMBRO e devo dire che a parità di prestazoni (che tanto bene o male sono quasi tutte uguali dai...più o meno...si parla di differenze minime) la stabilità che ha in frenata e in marcia una Lambro è assolutamente superiore rispetto a quella della Vespa.Certo...se uno non sa guidare una Vespa e non la conosce alla prima frenata è posteriore è a terra quasi al 90% dei casi.Se non sa che una Vespa "scoda" è fatta. Devo però dire che la Vespa a praticità di manutenzione è più rapida ed istantanea. La Vespa va praticamente sempre,la Lambro ha un pò più bisogno di trovare la messa a punto ottima...si avvicina più ad una moto (per componentistica e manutenzione).La Vespa fai prima a cambiare o regolare le puntine....è anche vero (ama qua è questione di gusti) che la Vespa ha avuto negli anni 60 una lunga produzione di tanti modelli abbastanza "scialbi" e rassomiglianti (infatti sono innamorato per lo più di GS,Rally,'51...insomma modelli che spiccavano dai soliti), mentre la Lambro ha cambiato e messo in commercio meno modelli,ma se li cambiava le differenze si notavano. Insomma hanno tutte e 2 i loro pro e contro ma entrambe sono due CAPOLAVORI ITALIANI a cui non potrei rinunciare. Basti guardare tutte le casi minori dell'epoca quanto hanno fatto per cercare di copiare e creare uno scooter che spodestasse la Vespa e la Lambro ma senza risultati (...se si esclude forse la ISO con il modello DIVA se non erro...un mix Vespa-Lambro di buon disegno e linea).
- LAMBRETTA SX 200...maial se va! - |
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senatore
Junior +
 
Noha - LE
Italy
286 Messaggi Iscritto dal 2006
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Inserito il - 09 feb 2007 : 07:31:18
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| Beh allora, per vedere sto filmato, che dobbiamo fare, domanda in carta da bollo? |
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pozze
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Spresiano - TV
Italy
Il mio Garage 3542 Messaggi Iscritto dal 2006
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vespamodelli
Master +
  
    
Lecce - LE
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Il mio Garage 5170 Messaggi Iscritto dal 2003
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Inserito il - 09 feb 2007 : 08:06:23
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Aspettiamo tutti . . .
Chi CAMBIA le marce non SCAMBIA mai la lamiera con la plastica!!! |
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pozze
Senior ++
     
Spresiano - TV
Italy
Il mio Garage 3542 Messaggi Iscritto dal 2006
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zambe
Senior ++
     
Cimadolmo - TV
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Il mio Garage 3575 Messaggi Iscritto dal 2006
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Inserito il - 09 feb 2007 : 13:43:49
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da lunedì sono in tv ogni giorno... vedrò di portar fuori quel benedetto dvd
Problemi con le vespe? Passa alla Lambretta!!! c'est plus facile
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senatore
Junior +
 
Noha - LE
Italy
286 Messaggi Iscritto dal 2006
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Inserito il - 13 feb 2007 : 11:38:51
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| Beh? Ancora nulla? E dai Zambe, che aspetti? Forza, su! |
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zambe
Senior ++
     
Cimadolmo - TV
Italy
Il mio Garage 3575 Messaggi Iscritto dal 2006
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Inserito il - 13 feb 2007 : 12:01:58
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mi aveva promesso che me la faceva ieri mattina, ma siccome è proprio un piacerissimo, non insisto...
Problemi con le vespe? Passa alla Lambretta!!! c'est plus facile
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125m
Senior ++
     
Settala - MI
Italy
Il mio Garage 3299 Messaggi Iscritto dal 2006
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Inserito il - 14 feb 2007 : 08:37:32
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Ciao a tutti, ho riletto un po' di passaggi e soprattutto di "palleggi" tra PY e Vespamodelli relativamente agli inizi progettuali della V98 e della 125m. E' assodato e ormai scolpito nella pietra che il motore Vespa non era un motorino d' avviamento di un motore stellare d' aereo. Vorrei precisare un dettaglio però: E'pur vero che Innocenti fino al '44 non si era mai interessato al settore die veicoli e aveva fatto il suo Business solo coi tubi e durante la guerra produceva bossoli e ogive per granate, è anche vero che ha ideato e sviluppato gli snodi da ponteggio (i famosi tubi Innocenti) che ancora oggi sono in uso . E' però altrettanto vero che siccome non capiva niente di moto ha demandato la progettazione della Lambretta a due "aeronautici" l'Ing Pallavicino e il Sig Ferrario ex Caproni e le prime bozze in lamiera stampata erano di chiarissima derivazione aeronautica (non tanto diversa dalla Vespa). Il problema fondamentale è stato che Innocenti stesso sapeva già come la voleva (esteticamente) traendo ispirazione da un Cushman 53 il problema era che alcune soluzioni tecniche proprio erano inapplicabili per il prodotto non statico. In un post emerge poi la tesi secondo la quale la Innocenti sarebbe fallita a causa della mania di perseguire la stessa idea costruttiva "..la raffinatezza(della lambretta (che è costata un fallimento industriale per perseguirla incoscientemente)..." Trovo che bisogna rettificare un attimino: La Lambretta ha subito un forte declino produttivo nella seconda metà degli anni sessanta a causa di una decisione manageriale. Innocenti ha iniziato a produrre autovetture; le prime nemiche degli scooter. E' logico che si è fatto la concorrenza in casa, ma lui non era collezionista Lambretta, non era appassionato lambrettista, lui era Imprenditore, doveva tutelare gli interessi degli azionisti, dei lavoratori e quelli suoi. C'è anche da dire che dopo la sua scomparsa nel 1966, il figlio ha "dato una mano" a velocizzare il processo distruttivo dell' azienda. Quindi un numero di fattori ( o sfighe) che hanno segnato il destino della Lambretta. Relativamente aldeclino Innocenti in generale c' è da sottolineare un' altra concausa: a partire circa dal '67 la innocenti è stata massacrata da ore di sciopero quotidiane per anni , che nei momenti di picco hanno toccato l' 80 % degli orari di produzione. Analogamente questo succedeva anche in Fiat , Alfa Romeo... e poi quando tutte questa società sono state " parastatalizzate"fiat, alfa e poche altre si sono salvate, o meglio sono state tenute in vita, alla innocenti è toccato un destino più crudele: fatta a pezzi e svenduta al miglior offerente. Se qualcuno incontrasse per strada il "Mortadella" può chiederglielo tranquillamente, all' epoca tirava i fili in quel teatro di burattini.
buona giornata
Roberto
Grazie Ferdinando ! |
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ioshi
Junior +
 
Costigliole Saluzzo - CN
Italy
Il mio Garage 258 Messaggi Iscritto dal 2005
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Inserito il - 14 feb 2007 : 15:13:19
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Sono d'accordo sul fatto che molto hanno influito le scelte sbagliate sul destino dell'Innocenti. In particolare quella di darsi alla produzione di autoveicoli, probabilmente senza avere le necessarie competenze per farlo e senza la necessaria dimensione per farlo. Tra l'altro in quegli anni erano molti i marchi di auto che di fronte ad un mercato sempre più competitivo e difficile andavano in fallimento (ad esempio in Italia è successo alla Lancia, poi acquisita dalla Fiat, o in Francia alla Citroen che è stata assorbita dalla Peugeot). Altri marchi sono semplicemente scomparsi e neanche il nome è rimasto.
Può darsi che gli scioperi abbiano contribuito ad accelerare un fenomeno in atto da tempo, ma le cause di un fallimento sono (come sempre in questi casi) da ricercarsi in alto e non in basso! Negli uffici dove si sceglievano le strategie di marketing e gli investimenti, al limite se vogliamo anche dove si progettava, ma non nelle catene di montaggio... questo vale sempre.
Sono invece in totale disaccordo sull'affermazione secondo cui Prodi già all'epoca "tirava i fili in quel teatro di burattini": ammesso che li tiri oggi (tutto da dimostrare secondo me, ma questo è un altro discorso) alla fine degli anni '60 - inizio '70 aveva sì e no 30 anni (aritmetica), un'età alla quale in Italia, ma non solo, quando va bene si può dare ordini ad un figlio piccolo. Che di solito non ascolta.
Ciao, Giorgio |
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GianLuca
Junior +
 
Moncalieri - TO
Italy
Il mio Garage 188 Messaggi Iscritto dal 2002
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Inserito il - 14 feb 2007 : 15:32:15
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caro ioshi mi sa che prodi presidente iri ha svenduto sicuramente alfarome ed altre non ci giuro sull'innocenti ma non mi stupirei (questo ci deve far riflettere ma non sul colore politico di costui ma sulle sue capacita' manageriali)
Gianluca |
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vdrdd
Senior ++
     
Milano - MI
Italy
Il mio Garage 3057 Messaggi Iscritto dal 2005
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Inserito il - 14 feb 2007 : 15:49:14
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citazione: Messaggio inserito da ioshi
Può darsi che gli scioperi abbiano contribuito ad accelerare un fenomeno in atto da tempo, ma le cause di un fallimento sono (come sempre in questi casi) da ricercarsi in alto e non in basso! Negli uffici dove si sceglievano le strategie di marketing e gli investimenti, al limite se vogliamo anche dove si progettava, ma non nelle catene di montaggio... questo vale sempre.
Ciao, Giorgio
Non sempre, caro Giorgio, non sempre. E questo te lo dice uno che non si definisce un simpatizzante del passato governo. Proviamo a chiedere agli autisti che giornalmente uscivano dall'Alfa Romeo con i loro camion pieni di scocche e lamierati presi a martellate e che venivano portati chissà dove. In quegli anni sono stati strumentalizzati tutti, in alto e in basso. Proviamo a guardarci in giro, e a vedere chi sono quelli che tirano le fila nei posti di comando, da una parte e dall'altra.
Ciao Donato |
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| Riconoscimenti: |
Scooterman MI-TA |
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ioshi
Junior +
 
Costigliole Saluzzo - CN
Italy
Il mio Garage 258 Messaggi Iscritto dal 2005
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Inserito il - 14 feb 2007 : 18:21:18
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Gianluca, per l'Innocenti te l'ho già detto, basta guardare gli anni, l'Innocenti è fallita nel '71, o no?
Poi ripeto che secondo me, e ne sono assolutamente sicuro, una fabbrica non fallisce perchè qualche deficiente prende a martellate 100 scooter o perchè si fa sciopero... L'innocenti è stata vittima di scelte ed investimenti sbagliati.
Per l'Alfa invece il discorso era diverso, l'Alfa era un'azienda statale ed era marcia fino al midollo, era divorata dalla corruzione a tutti i livelli, per ogni auto venduta in quegli anni lo Stato ci rimetteva 1 milione di lire! E' stato giusto privatizzarla. Io personalmente sono contento che sia rimasta in Italia e non se la siano presi gli americani della Ford alla metà degli anni '80!!... |
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Janez
Master +
  
    
Trento - TN
Italy
Il mio Garage 5627 Messaggi Iscritto dal 2005
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Inserito il - 14 feb 2007 : 22:17:37
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L'innocenti non e' fallita nel '71, ha semplicemente cessato la produzione di scooter... quanto all'alfa da quanto e' passata alla fiat ha iniziato a far schifo sia come qualita' che come design, solo ora si sta riprendendo. non credo che poi che agli operai possaso esser date colpe maggiori di quelle dei numerosi scioperi, bisogna ricordare che agli operai fiat negli anni'60 non era nemmeno concesso di andare in bagno durante il lavoro, dovevano aspettare la pausa pranzo. le decisioni importanti le prendono i manager e il problema e' che quando sbagliano alla grande vengono cambiati ed escono con liquidazioni da nababbo e vanno in altri posti a fare altri danni...
http://it.pg.photos.yahoo.com/ph/scooterspecial/my_photos |
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Alessandro Pisacane
Senior ++
     
Genova - GE
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Il mio Garage 3578 Messaggi Iscritto dal 2005
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Inserito il - 15 feb 2007 : 08:53:54
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Ciao ragazzi, visto che non mi voglio fare gli "scooter miei" e visto che questo post sa prendendo una sfumatura politica mi piacerebbe rompervi le scatole e portarvi al cinema; vi porto a vedere "MAFIOSO", film del 1962, con Alberto Sordi che interpreta un irreprensibile tecnico cronometrista in una fabbrica di Milano.......indovinate quale!!! Buona visone ale
Spero che scorra buon "olio" tra di noi.. |
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125m
Senior ++
     
Settala - MI
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Il mio Garage 3299 Messaggi Iscritto dal 2006
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Inserito il - 15 feb 2007 : 09:48:32
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Ciao a tutti,
per stemperare gli animi vorrei rassicurare tutti che non era assolutamente mia intenzione trasformare questo post in un momento di panico e tantomeno didibattito politico. Probabilmente mi sono espresso male o sono stato frainteso. Mia intenzione era solo quella di riportare i fatti storici letti e carpiti dalle fonti più varie. Di seguito vi riporto un testo conciso ma preciso, che ho recuperato qualche tempo fa riportante la cronistoria dell' Innocenti e che ritengo piuttosto obbiettivo. Ripeto non era mia intenzione fare tribuna politica, e chi mi conosce può confermare è un ruolo che proprio non mi si addice. Nella speranza ciò possa far luce in quei punti ancora oscuri auguro a tutti buona lettura e chissà un momento di riflessione.
ciao Roberto
Ferdinando Innocenti, ex fabbro originario della Toscana, fin da giovanissimo fondò imprese che portavano il suo nome. Dal piccolo commercio, passò poi alle costruzioni meccaniche, con il brevetto del Tubo Innocenti, ovvero gli snodi da impalcature che ancor oggi usiamo. I successi dell'Innocenti si concentrarono negli anni di maggior splendore nella Lambretta, grande concorrente dello scooter di maggior successo dell'epoca, la Vespa, e nella produzione automobilistica con la grande famiglia delle Mini. Le attività di produzione erano concentrate nel grande stabilimento di Lambrate, quartiere della periferia est di Milano. Esistevano filiali in varie parti del mondo, e persino una sorta di joint venture siderurgica in Sud America (Orinoco Planta Innocenti). Costituita la ditta in tre rami principali, fino agli anni '70 ricordiamo le attività nella meccanica (costruzioni di presse e sistemi di produzione), nella fabbricazione di motocicli (la Lambretta che, nelle sue varie evoluzioni dalla classica Lambretta al moderno Lui, negli anni sessanta con la Vespa motorizzò l'Italia) e di automobili, principalmente su licenza della British Motor Corporation. Alla morte di Ferdinando Innocenti, nel 1966, l'azienda passa di mano al figlio Luigi, che di lì a poco, all'inizio degli anni settanta separa le tre divisioni e vende la meccanica alla Santeustachio dell'Iri (formerà la INNSE Innocenti Santeustachio). La produzione delle Lambrette, che fino a quel momento aveva riscosso un notevole successo in patria, viene spostata dapprima in Spagna e poi in India, e la gestione demandata al governo Indiano tramite uno stabilimento di Stato (la SIL - Scooters of India Limited, con sede a Lucknow, detiene tuttora i diritti sul marchio "Lambretta" pur avendone cessato la produzione da tempo). Travagliata fu la sua storia nel settore dell'auto. L'Innocenti si affaccia timidamente all'inizio degli anni '60 nel settore tradizionalmente dominato in Italia da Fiat, e da produttori medio grandi e con brand conosciuti quali Lancia e Alfa Romeo (allora indipendenti). Inizia con il montaggio dell'Innocenti Austin A40, ossia la A40 inglese montata su licenza in Italia con carrozzerie stampate a Milano. L'avventura prosegue con lo stesso schema con la IM3 e le sue evoluzioni (I3, I4, e versioni S), che conoscono un discreto successo di mercato. La prima macchina di idea lambratese è la Innocenti 950 Spider, una piccola cabrio di impronta sportiva caratterizzata da una carrozzeria progettata in Italia, dalla Ghia, costruita a Lambrate e montata su organi meccanici inglesi. Un grosso coupé con motore Ferrari, una piccola utilitaria che prefigurerà le linee delle ultime Mini e un piccolo veicolo commerciale rimangono solo progetti dei tecnici di Lambrate. A metà anni ’60 il boom automobilistico dell’Innocenti coincide con la commercializzazione della Mini. Fabbricata su licenza della British Motor Corporation, con scocche stampate in Italia e meccanica proveniente dall’Inghilterra la Mini viene costantemente aggiornata e migliorata, il che porta a farne una vettura trendy, di successo e dalle indiscusse velleità sportive nelle versioni Cooper. Montata con motori di 0.85, 1 ed 1.3 litri rimane in produzione fino al 1974. Nel contempo la British Leyland rileva completamente il settore auto dell’Innocenti, facendo di Lambrate il centro di smistamento dei veicoli Leyland diretti in Europa, e facendo nascere il nuovo marchio Leyland Innocenti. Durante questo periodo nascono la Regent (Austin Allegro montata su licenza in Italia), e la seconda auto pensata autonomamente dalla Innocenti: La Mini 90 o Mini 120 (a seconda delle motorizzazioni). In realtà questa vettura è una evoluzione della Mini classica, monta quasi invariati tutti gli organi della Mini inglese, ma con una carrozzeria completamente rinnovata, personale e moderna, opera del carrozziere – stilista Nuccio Bertone. Nel 1976 la Leyland inglese, in grave crisi, decide di dismettere lo stabilimento di Lambrate. Dopo vertenze, trattative e scontri tra le maestranze, il Governo e i sindacati è Alejandro De Tomaso, insieme alla GEPI, a rilevare stabilimenti e marchio. Con De Tomaso vengono rimesse subito in produzione le Mini di Bertone, dapprima con la vecchia tecnologia inglese, nelle versioni 90, 120 e De Tomaso (120 con caratterizzazione sportiva). A partire dal 1982, ad un piccolissimo ritocco estetico delle Mini Bertone corrisponde un sostanziale cambio sottopelle. Motori, cambi e sospensioni (i vecchi organi di fornitura inglese) vengono rinnovati con forniture della Daihatsu giapponese. Caratteristici gli innovativi motori a tre cilindri che accompagnano, da qui al 1993 le piccole Innocenti, accompagnati da tecnologici e scattanti due cilindri per la 650. Nasce cosi la Tre Cilindri, poi rinominata Mini Tre e successivamente ancora Small, che in diverse versioni, allestimenti e perfino con una versione allungata (990) rimane a listino fino agli anni ’90. Memorabili le versioni Matic, con cambio automatico, la Turbo De Tomaso, con uno scattante e fragile motore sovralimentato da un litro, e la 990 che fu la prima superutilitaria disponibile con l’aria condizionata. A Lambrate vengono fabbricate, oltre alle Mini, anche modelli Maserati (altra azienda del Gruppo De Tomaso) e in joint venture perfino delle Chrysler per il mercato nordamericano. Tra il 1990 e il 1993 l’industriale De Tomaso cede Innocenti e Maserati a Fiat. La Mini Bertone esce definitivamente di scena nel 1993, alla chiusura degli stabilimenti di Lambrate. Dal 1993 fino al 1997 il marchio Innocenti viene utilizzato solamente per la commercializzazione di veicoli Fiat fabbricati all’estero marcati Innocenti: Innocenti Koral, Innocenti Mille, Innocenti Mille Clip ed Innocenti Elba, e per le versioni passeggeri del Piaggio Porter messo in mercato con il nome di Innocenti Porter. Dal 1997 il marchio non è più utilizzato. Gli stabilimenti Innocenti di Lambrate sono stati in gran parte abbattuti, e sull’area è ora in costruzione un nuovo quartiere residenziale.
Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Grazie Ferdinando ! |
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vespamodelli
Master +
  
    
Lecce - LE
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Il mio Garage 5170 Messaggi Iscritto dal 2003
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Inserito il - 15 feb 2007 : 10:00:46
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Non prendete per oro colato quello che vomita la rete, Wikipedia per prima fra tutte le fonti, visto che ognuno ci può mettere del suo senza nessun controllo. Dire che gli stabilimenti sono stati spostati prima in spagna e poi in india non corrisponde a nessuna verità storica. La EIBAR che costruiva le serveta esisteva gia prima che la nuova proprietà Leyland vendesse il settore scooter al governo indiano. http://www.clublambrettaeibar.com/pagina%20principal/titulares/repotajes_2004.htm
Chi CAMBIA le marce non SCAMBIA mai la lamiera con la plastica!!! |
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