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Mirco69
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Il mio Garage
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Inserito il - 03 mar 2013 : 12:48:21
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I M P O R T A N T E ! PREAMBOLO: Gentilmente, invito tutti gli iscritti al Forum , a leggere tranquillamente questa discussione/articolo, ma , temporaneamente , a non scriverci sopra , a non lasciare commenti, dandomi così la possibilità di poter inserire tutto il materiale ( foto e descrizioni )- che certamente non riuscirò ad inserire in una volta sola - fino al completamento dello scritto. Poi, sarete liberi di intervenire come vorrete. Confido nella Vs disponibilità. Grazie a tutti. Mirco
STEMMA ISO : UN PARTICOLARE IMPORTANTE.
Spesso, durante le mie ricerche in rete di annunci, pezzi di ricambio, accessori e soprattutto foto dello scooter ISO/F '59 detta comunemente "Diva ", utili al futuro restauro della mia, mi sono imbattuto in moltissime immagini di Iso anche perfettamente restaurate , ma mancanti del tutto dello stemma frontale che caratterizza in maniera inequivocabile il mezzo della Casa di Bresso ( MI ). E' sicuramente un particolare importante e, credo che io stesso, se non l'avessi per la mia , ne sarei molto dispiaciuto e sicuramente , in un modo o in un altro cercherei di procurarmene uno.
Anche a distanza di anni il vedere questo "buco" sul davanti, oltre ad essere "brutto " da un punto di vista estetico, darebbe sempre quel senso sgradevole di " non finito " e anche una sicura limitazione economica in caso di vendita del mezzo.
Senza parlare di quelli " sfortunati" a cui lo stemma è stato rubato o, peggio, rotto del tutto nel tentativo di asportarlo !
E' pur vero che sul mercato esistono delle simil- riproduzioni, in specialmodo in alcuni paesi del Sud-America, ma sono repliche scadenti realizzate in metallo pressofuso e smaltate, non ben curate e, soprattutto che nulla hanno a vedere - come materiali- con l'originale.
Questo è quello che mi ha motivato a realizzare un primo tentativo di riproduzione dello stemma ISO, utilizzando il più possibile, quello che si trova in commercio.
BREVE INTRODUZIONE STORICO-TECNICA
temma_Iso_Milano.jpg
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Lo Stemma della Iso, compare per la prima volta al grande pubblico durante la presentazione della ISETTA al Salone dell'Auto di Torino del 1953. Posto sul cofano anteriore, ben si sposa con la nuova realizzazione della Casa di Bresso.
Iso_-_Isetta_1.jpg
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E' realizzato in "Perspex", così come le superfici vetrate laterali e quella posteriore. Si vede ancora per poco tempo, perché a partire dal 1955, il nuovo stemma che compare è quello della BMW, a seguito della cessione del progetto alla nota casa tedesca.
Ricompare nuovamente proprio sullo scudo frontale del nuovo scooter, su progetto Maserati, presentato nel 1958, denominato ISO 150/F
Stemma_Iso_Diva.jpg
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ISO_DIVA.jpg
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successivamente conosciuto ai più come "Diva" o " ISO MILANO ( in alcuni paesi del Sud America, Argentina in testa ) e lì resterà ,fino al termine della produzione nel 1962, anno in cui l'azienda si dedicò completamente alla produzione automobilistica, utilizzando anche un altro nome ( Iso Rivolta ). Ma questa è un altra storia...
Ufficialmente ,il nostro stemma, sembra non essere stato utilizzato su nessun altro tipo di motociclo prodotto dalla Iso.
DIMENSIONI: mm. 63 altezza massima x 50 larghezza massima x 7 ca. profondità. Piolini filettati internamente ( inglobati in resina ): mm.4 altezza x mm. 4 diametro ( zigrinati esternamente per evitare rotazione ) Perni ( filettati in testa): diametro mm.4 x 18 lunghezza massima - filetto altezza mm. 2 , passo metrico mm.0,6 Mollette di fermo: mm.11 altezza x 8 di diametro massimo
Stemma in Polimetilmetacrilato ( PMMA), conosciuto anche con altri nomi come Plexiglass ecc., ideato nel 1928, commercializzato in Germania dalla ROHM, prodotto in Inghilterra dal 1936 dalla ICI Acrylics col nome di " PERSPEX " per usi inizialmente militari ( cupolini aerei e vetrature varie )
Decorazioni: smalto bianco e nero, parti dorate realizzate in sottile strato metallico simil oro ( in foglia )
Elementi metallici tutti in ottone, tranne le mollette , in acciaio.
L'ANTEFATTO:
Tra Natale e Capodanno 2012, scovo un inserzione per un motore completo per Iso F 150, completo di carburatore, filtro aria e marmitta, un perfetto regalo post- natalizio ! Vado a ritirare il tutto e, come spesso succede, " si prenda anche questa altra roba, che non so cosa farmene ": letteralmente mi scarica sul bagagliaio della mia auto, ciarpame vario, pezzi originali come pedane rotte, parti elettriche bruciate ecc., e tra questi, un nasello completo di stemma Iso.
sello_con_stemma.jpg
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Non potendo ancora disporre dello spazio necessario per iniziare il restauro della mia Iso, e anche per le basse temperature presenti dove attualmente è alloggiata, mi ricavo un angolino dove iniziare a "far pratica", smontando il motore appena acquistato e, visto che ci sono, proviamo a smontare lo stemma , visto anche che, a detta di tutti, è un operazione delicata e si può realmente rovinare il pezzo. Ci proviamo. Lo stemma è già rovinato di suo e, sicuramente qualcuno ha pensato bene di provare a toglierlo, forzandolo dal davanti ( evidentissime le cricche e le spaccature presenti )
stemma_ISO.jpg
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Mirco69
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Il mio Garage 1061 Messaggi Iscritto dal 2012
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Inserito il - 04 mar 2013 : 02:05:07
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stemma_lato.jpg
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Dal retro le mollette di tenuta sono ovviamente ossidate e bloccate dalla ruggine
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- - Iniziamo con del semplice Svitol a bagnare le parti ossidate, a più riprese, lasciamo agire per qualche ora.
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Successivamente proviamo , riuscendoci, a ripiegare leggermente le "alette" delle mollette e a sfilare delicatamente , dalla parte anteriore del nasello, lo stemma.
rimozione_stemma.jpg
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Adesso che è stato tolto, vediamo in che stato si trova : smalto mancante e non più attaccato alla parte in "plastica", doratura mancante
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Riutilizziamo ancora lo Svitol e cerchiamo di sbloccare definitivamente le mollette - aiutandoci anche con un piccolo cacciavite a taglio - cercando con molta attenzione di allargarle leggermente per sfilarle dai perni in ottone. Stiamo parlando di oggetti veramente piccoli e in condizioni al limite: la possibilità che si rompano e non possano più essere utilizzati è reale. Facciamo il possibile.
mollette_rimosse.jpg
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Ci siamo riusciti e, una volta ripuliti vediamo come erano fatti. Togliamo anche i perni , semplicemente svitandoli : tutto bene, lo Svitol ha fatto il suo dovere.
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Ripuliamo il tutto e facciamo il punto della situazione.
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RESTAURO ? NO, MEGLIO : RIPRODUZIONE !!!
Lo scenario non è dei migliori: troppe parti colore mancanti, smalto restante a rischio di deadesione e frantumazione, doratura visibile solo in piccole parti e molto degradata ! Insomma , anche per un restauratore come me, lo scenario è sconsolante : consolidare il colore esistente si può fare, ma essendo il fondo trasparente si vedrebbe qualcosa comunque, la doratura và rifatta ma la differenza tra quella nuova e quella originale si vedrebbe e, poi, come fisso il tutto ? E il ritocco , non lo consideriamo? Procedo al restauro o lascio perdere e lascio così ?
E....se invece, considerando che il mio stemma "sano" ce l'ho ( è ancora piazzato sulla mia Iso ), perché non provare a riprodurlo ? La base anche se rovinata, con crepe e fenditure è comunque ancora in discrete condizioni, e... Detto, Fatto ! Iniziamo con la riproduzione !!!!
Ripuliamo-resettiamo completamente lo stemma, rimuovendo perfettamente ogni traccia anche minima di smalto e doratura, successivamente laviamo tutto con acqua e sapone con un morbido spazzolino.
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roduzione_-_ante.jpg
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Prepariamoci a fare un calco dello stemma, utilizzando un recipiente idoneo con un po' di bordo in plastica, vetro, ecc., perfettamente liscio internamente e senza sottosquadri. Lo trovo in un bel tappo rotondo grande, in plastica, con i bordi alti ca. 4 CM. Applico lo stemma sul fondo, con la parte scritta verso l'alto e fissandolo alla base del tappo con della semplice plastilina, perché non possa muoversi. Preparo del silicone colabile da riproduzione , con induritore apposito, nelle dovute proporzioni, miscelo il tutto e verso all'interno dello stampo ( tappo ) poco alla volta, cercando di non lasciare bolle d'aria. Lasciamo indurire per almeno 24 ore ( anche se ne servirebbero meno..)
Nel frattempo preparo i nuovi piolini, che andranno inglobati in resina, ricavandoli da un piccolo elemento in ottone filettato internamente , utilizzato nel settore tessile, molto simile per dimensione a quelli originali, ma da modificare abbondantemente ( chiaramente a mano ). Misure finali: ca. MM 6-6.5 h. x Diam.esterno MM. 4.5 , Diametro interno MM. 3.5, filetto passo MM. 0.75
N.B. Quelli originali, molto piccoli ( h. MM 4 x Diametro est. MM. 4 ca.),filettati internamente passo MM 0,6 !!! zigrinati sia verticalmente che in orizzontale tramite lavorazione a macchina utensile/trafilatura ( per evitarne la rotazione una volta inglobati in resina ), risultano troppo complicati da riprodurre e con costi difficilmente calcolabili. Riproduco a mano dei piccoli intagli orizzontali, a imitazione degli originali, sfalsati, atti a evitare la rotazione una volta inglobati. Lucido il tutto con spazzola rotante e li posiziono sul fondo dello stampo in silicone ormai asciutto.
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Prepariamo una resina bicomponente trasparente idonea per questo tipo di lavorazione/riproduzione , facilmente reperibile in commercio ( nel mio caso ho utilizzato della resina già iniziata per altri lavori , che però, successivamente mi creerà alcuni problemi... ), miscelandola bene e la versiamo all'interno dello stampo in silicone cercando di non fare bolle e, soprattutto di non spostare i nuovi piolini ! Lasciamo asciugare ( catalizzare ) completamente in un luogo possibilmente aereato ( creazione di odori e vapori chimici nocivi ) per il tempo indicato dal produttore. N.B: Ricordo che l'originale è stato prodotto in Perplex , tramite stampaggio a caldo; lavorazione per noi impossibile da realizzare. inale_a_sinistra.jpg
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A catalizzazione avvenuta, estraiamo il nuovo stemma e facciamo i debiti confronti con l'originale (in tutte le foto: sempre a sinistra )
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RIFINITURA - DECORAZIONE :
Inizio a rifinire il nuovo stemma, sgrossandolo con raspe e limette varie, dandogli la forma voluta, il più possibile simile all'originale e, infine , dopo vari passaggi con carte vetro sempre più fini, lucido il tutto con paste abrasive e spazzole rotanti.
inale_a_sinistra.jpg
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Iniziamo la decorazione prima applicando nelle parti incave l'oro in foglia per mezzo di un idoneo adesivo ( doratura a missione ); realizzo, per fare un confronto, 2 stemmi uguali, uno dorato con oro "falso" ( lega mista ottone-alluminio, effetto oro ) - Prototipo 1 OF ( oro falso )e l'altro, con oro vero in foglia a 24 KT - Prototipo 2 OV ( oro vero )- il confronto definisce, a mio avviso, la doratura a oro falso , come la più simile a quella originale , più fredda e metallica. L'altra, a oro vero, risulta più " calda " e luminosa. La scelta finale è puramente soggettiva.
Ripulisco gli eccessi della doratura, puliamo bene e delicatamente le parti non dorate e mi preparo alla decorazione con gli smalti.
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Inizio con quello bianco, applicandolo con un pennellino, facendo ben attenzione a non farlo finire nelle parti da dipingere con il colore nero e, soprattutto facendolo "scivolare" in modo estremamente delicato sulle parti precedentemente dorate, quasi sfiorando la doratura e non toccandola mai con il pennello. Faccio asciugare per almeno 8- 10 ore e applico una seconda mano allo stesso modo. Successivamente, il medesimo procedimento , lo utilizzo per il colore nero, applicandolo però anche sopra quello bianco ormai asciutto. N.B. nello stemma originale, la decorazione veniva eseguita al contrario, prima con il nero e poi con il colore bianco, ricoprendo anche il precedente . - si vedano foto retro originale - E' possibile farlo come in originale, senza alcun problema.
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Purtroppo, l'utilizzo della sopracitata resina già in uso, probabilmente " a fine vita " ( catalizzazione più lunga del previsto ), ha dato origine a delle micro imperfezioni che si sono evidenziate durante la fase di rifinitura e lucidatura finale , risultando visivamente opache ( vedasi foto Prot.1 OF ); cambiata la resina, questa nonostante la corretta catalizzazione, mi ha lasciato invece moltissime bolle d'aria inglobate, visibili sul Prot. 2 OV .
Prototipi.jpg
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Ma il risultato che volevo realizzare l'ho ottenuto ugualmente: riprodurre lo stemma il più possibile simile all'originale.
Imperfezioni dovute a problemi causati da resine "scadute", si risolvono sostituendo le stesse con altre di diverso tipo- produttore o anche solo con resine "fresche", non fondi di magazzino come purtroppo avviene invece di questi tempi !
RIMONTAGGIO
Il nostro stemma sin qui eseguito, è pronto per essere rimontato al suo posto; prima però , bisogna eliminare eventuali sbavature del metallo riscontrabili in corrispondenza dei fori sul nasello, con limatura o comunque asportazione meccanica e successiva rifinitura con carta vetro fine. N.B. tutto questo, va eseguito chiaramente PRIMA della verniciatura finale del nasello e della ricollocazione dello stemma !
one_difetti_fori.jpg
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Prepariamo poi tutto quello che può esserci utile per fissare lo stemma al nasello: bulloncini vari, dadi, dadi autobloccanti, rosette, rosette in plastica, ecc. a scelta meramente personale. Io ho scelto dei bulloncini in ottone con taglio a vite, dadi a misura, rosette in plastica ( materiali diversi con diverse "colorazioni" per evidenziare meglio in fotografia i singoli pezzi utilizzati ; è consigliabile utilizzare pezzi dello stesso materiale ) La misura consigliata per i bulloncini è di MM. 15 lunghezza x Diametro MM. 3.5 , passo filetto MM. 0.75
ma_con_accessori.jpg
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Inserisco i bulloncini con rosetta e controdado dalla parte interna del nasello e inizio a "puntarli" sui piolini dello stemma posizionato sulla parte anteriore dello stesso.
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Avvito A MANO senza sforzare , sino in fondo, i bulloncini, poi, con l'aiuto di una chiave, inizio a stringere il controdado sino bloccare bene il tutto. Non occorre sforzare! Il controdado può benissimo essere sostituito con un dado autobloccante.
-_serraggio_dadi.jpg
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Il risultato è questo:
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E questo è il confronto finale con lo stemma originale:
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Questo è tutto, spero di essere riuscito a farmi capire da tutti, ho cercato di dare più dati possibili e, se certamente ho dimenticato qualche cosa, chiedo scusa e prometto di far meglio la prossima volta ! Come appunto finale, cercherò appena possibile di trovare la "resina giusta" per un risultato finale veramente d'effetto.
Ricordo ancora le misure finali dello stemma riprodotto: MM. altezza 63 x larghezza 50 x spessore massimo 8 Praticamente identici all'originale, tranne lo spessore ,maggiore di ca. 1-1.5 MM , causa piolini: esteticamente risulta differente dall'originale solamente sui bordi meno assottigliati, proprio per via della maggiore altezza dei " soliti piolini ".
Spero di avervi interessato all'argomento, di poter essere stato utile a qualche altro appassionato/collezionista di Iso F 150, ritengo di aver fatto un discreto lavoro ma, a voi tutti, "l'ardua sentenza" !
I miei ringraziamenti a ISO e a RICCA per l'appoggio.
Al prossimo " REPORTAGE ISO "!!!!
MIRCO
Un sorrISO a tutti voi
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ricca
Junior +
 
Genova - GE
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Il mio Garage 360 Messaggi Iscritto dal 2003
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Inserito il - 04 mar 2013 : 09:31:45
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Ottima idea e lavoro veramente impeccabile i miei complimenti vivissimi ! Sicuramente risultera' utile , so di persone che questo scudetto lo hanno cercato per anni prima di completare il restauro. Ciao a presto
riccardo |
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lambrettista
Senior ++
     
Nervesa della Battaglia - TV
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Il mio Garage 3063 Messaggi Iscritto dal 2003
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Inserito il - 04 mar 2013 : 09:58:57
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Bel lavoro |
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arnese
Junior +
 
Candelo - BI
Italy
292 Messaggi Iscritto dal 2010
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Inserito il - 04 mar 2013 : 17:47:19
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bravo, veramente complimenti per l'idea e ottimo risultato
Alberto |
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GTR
Moderatore
 
    
S. Pietro di Feletto - TV
Italy
4289 Messaggi Iscritto dal 2009
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Inserito il - 04 mar 2013 : 19:09:06
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..i miei complimenti !!! sei stato fin troppo dettagliato ...
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.....che mondo sarebbe senza pedivella...... |
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birogiro
Senior +
    
Torre del Greco - NA
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Il mio Garage 2280 Messaggi Iscritto dal 2006
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Inserito il - 04 mar 2013 : 20:31:42
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nella dettagliata descrizione ho sofferto e idealmente lavorato con te...e mi sono pure stancato !!! C O M P L I M E N T I |
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Iso
Moderatore
    
    
Rovigo - RO
Italy
18309 Messaggi Iscritto dal 2003
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Inserito il - 04 mar 2013 : 23:02:23
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Ciao Biagio Veramente bravo, attento ai particolari e tenace.
Quella poca esperienza che ho avuto io coi stampi erano per manopole per radio a valvole e per parti in gomma per moto ed ho adottato il sistema ad immersione completa, con solo un foro per la colatura (di solito ad inizionie con siringa) ed un foro per l'uscita dell'aria. In questo modo avevo tutte le facce dell'oggetto impresso dallo stampo com poca superficie da rifinire. Credo che anche nel tuo caso si possa fare in questo modo. Facendo l'impronta ad immersione completa dello stemma, mettendolo però in verticale (con la punta verso il basso). La rispoduzione la farei invece tenento lo stampo capovolto, cioè sempre in verticale ma con la punta dello stemma in alto. Questo rovesciamento obbliga i residui di aria (vedi imperfezioni) ad accumularsi solo sulla parte meno in vista dello stemma. Ciao da Gigi. |
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Mirco69
Senior
   
Biella - BI
Italy
Il mio Garage 1061 Messaggi Iscritto dal 2012
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Inserito il - 04 mar 2013 : 23:44:06
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Ciao a tutti e... grazie davvero per i complimenti!      Credetemi: ho faticato di più in proporzione a inserire e "montare "scritti e foto insieme che ( forse ) non a fare lo stemma !  Per Gigi: hai ragione, il tuo sistema è sicuramente il migliore e la copia che ottieni è veramente identica all'originale e ti abbrevia il lavoro di finitura, ma.... i piolini in ottone come fai a inserirli all'interno dello stampo, a centrarli perfettamente dove servono e, soprattutto, a tenerli in asse perfetta durante la colata ? Inoltre, essendo i nuovi piolini più alti di quelli originali, avresti corso il rischio di non inglobarli perfettamente nella resina: l'apice magari rimaneva fuori ! E' comunque un ottimo sistema, tant'è vero che , come avevo avuto modo di dirti, l'ho utilizzato anch'io per riprodurre - come esperimento - il vetrino del contachilometri VDO della nostra Diva. Ma comunque sia , che si usi un sistema piuttosto che un altro, l'importante è il risultato finale ! Grazie sempre e comunque per i consigli, ne faccio sempre tesoro.
Ciao e grazie ancora a tutti. MIRCO
Un sorrISO a tutti voi |
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Iso
Moderatore
    
    
Rovigo - RO
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18309 Messaggi Iscritto dal 2003
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Inserito il - 05 mar 2013 : 00:03:39
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Avviterei allo stemma, prima di prendere l'impronta, le viti (meglio se con la testa tagliata) ed annegato lo stemma nella gomma silicconica. Poi, una volta catalizzata l'impronta, farei l'incisione (dalla parte dove farò la colatura) per estrarre lo stemma originale. Per la stessa fessura inserirei nei fori lasciati nello stampo dalle viti, le viti stesse ma questa volta con il piolini avvitati e quindi la colatura finale. Ho reso l'idea o non si è capito nulla?
Ciao da Gigi. |
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Mirco69
Senior
   
Biella - BI
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Il mio Garage 1061 Messaggi Iscritto dal 2012
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Inserito il - 05 mar 2013 : 01:25:26
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Sì, io ti ho capito perfettamente: da sperimentare per il prossimo lavoro. Grazie, ciao Gigi.
Mirco
Un sorrIso a tutti voi
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samaghi
Senior ++
     
Mantova - MN
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3264 Messaggi Iscritto dal 2007
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Inserito il - 05 mar 2013 : 12:22:38
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I miei complimenti prima di tutto. Una domanda: prima di immergere la sagoma da riprodurre nella gomma siliconica immagino sia opportuno trattarla con un distaccante (forse anche semplicemente un filo d'olio?). |
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Iso
Moderatore
    
    
Rovigo - RO
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18309 Messaggi Iscritto dal 2003
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Inserito il - 05 mar 2013 : 12:30:24
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Quella on cui ho fatto esperienza io non si agrappa per nulla, non è come il silicone sigilante per usi domestici.
Ciao da Gigi. |
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samaghi
Senior ++
     
Mantova - MN
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3264 Messaggi Iscritto dal 2007
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Inserito il - 05 mar 2013 : 12:40:19
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Luigi, se ti va ovviamente, mostreresti quello che hai realizzato, sarei veramente curioso! Le parti in plastica e in gomma, se non rifatte a livello industriale, rappresentano spesso un limite insormontabile nel restauro! Questo topic è interessantissimo! |
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Iso
Moderatore
    
    
Rovigo - RO
Italy
18309 Messaggi Iscritto dal 2003
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Inserito il - 05 mar 2013 : 13:04:58
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Non su questo post, altrimenti andiamo fuori tema.
Ciao da Gigi. |
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Iso
Moderatore
    
    
Rovigo - RO
Italy
18309 Messaggi Iscritto dal 2003
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Inserito il - 05 mar 2013 : 13:06:43
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Tu Mirco come hai fatto a ridurre lo spessore e lucidare?
Ciao da Gigi. |
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Mirco69
Senior
   
Biella - BI
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Il mio Garage 1061 Messaggi Iscritto dal 2012
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Inserito il - 05 mar 2013 : 14:59:04
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Ciao a tutti. Per Samaghi: con le "nuove" gomme siliconiche, non serve praticamente mai usare un distaccante. Moolti anni fa, quando si usavano il lattice o gomma para, molto più rigide, quando bisognava estrarre il pezzo, se non "ungevi" e magari avevi dei sottosquadri, era un vero dramma !!! Può essere ancora utile solo con oggetti veramente molto porosi, tipo gessi macroporosi, cementi,ecc. tipici del settore delle oprere d'arte contemporanee. E' sufficiente usare dell'olio al silicone ( ne basta un velo...) Per Gigi: niente di particolare per abbassare/rifinire la resina: prima sgrossatura con raspa medio-fine, secondo passaggio ( sempre incrociando i passaggi ) con lime da ferro sempre più fini, scartatura con carte vetro sempre più fini, sino a usare quelle da carrozziere ad acqua, ultimo passaggio/i con paste abrasive e spazzole circolari a lucidare. Ci va molta pazienza, perché ogni minimissima imperfezione, righettina ecc., si vede lontano un chilometro soprattutto sulle resine trasparenti! Và spesso ripreso il tutto ! Un piccolo consiglio da restauratore: posizionate sempre una luce alla SINISTRA dell'oggetto da controllare ( lampadina, lampada a braccio, ecc)e il più possibile a luce radente: vi garantisco che ogni imperfezione salta all'occhio.   Sistema buono anche per vedere contiguità su oggetti saldati, fenditure, microbolle ecc. non visibili ad una visione frontale dell'oggetto interessato. Provate !  Ciao da Mirco.
Un sorrISO a tutti voi |
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Funky75
Junior +
 
Montecarlo - LU
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291 Messaggi Iscritto dal 2012
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Inserito il - 05 mar 2013 : 20:42:45
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Complimenti davvero Mirco Una domanda:dove hai preso la gomma siliconica con catalizzatore e il plexiglass da colare??cosa chiedere di preciso?? Saluti |
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Mirco69
Senior
   
Biella - BI
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Il mio Garage 1061 Messaggi Iscritto dal 2012
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Inserito il - 06 mar 2013 : 00:16:05
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Ciao a tutti. per Funky ( Guido ): hai diverse possibilità per reperire gomme siliconiche e resine da stampo/riproduzione ( trasparenti e colorate ). 1- Andare in un negozio di modellismo ben fornito e chiedere/informarti/acquistare . Spesso, sono proprio questi negozi a fare da "Agenti di zona " per varie ditte del settore. Sicuramente lì da te a Lucca, qualcosa c'è di sicuro. 2- Vicinanze Lucca : Ditte che vendono materiale x RESTAURO , dove trovi moltissimi materiali specifici x riproduzione, siliconi, resine, resine epossidiche, gomme, ecc. ecc. Sesto Fiorentino : CTS , non mi ricordo il sito e l'indirizzo esatto( cerca su Internet ) Firenze (centro ) : PHASE , cerca anche qui il suo sito tramite Internet Sono grandi ditte fornitrici di materiale per Restauro, trovi anche le confezioni da 500gr,uno o più Kg , però hanno un minimo d'acquisto , di solito attorno ai 100 Euro . I prezzi sono migliori di quelli che trovi in giro da altre parti, è materiale professionale e non hobbistico-quindi migliore- e, se consideri che 1 Kg di gomma siliconica , nei negozi/internet,te la fanno pagare già sui 40-45 Euro, forse puoi pensare di acquistare da loro. Occhio che qualcuno richiede la partita IVA per acquistare. Informati. 3- su Internet : cerca, Resina trasparente,resina epossidica,gomma siliconica, resina da riproduzione, gomme da calco, ecc. Trovi di tutto e di più: la ditta che trovi più spesso è la PROCHIMA ( che è anche quella che produce la resina per il trattamento dei serbatoi moto...), ha dei buoni prodotti, soprattutto la gomma colabile da calco. Cerca il suo sito su internet e leggiti tutte le schede prodotti, puoi anche scaricartele in PDF ( mi sembra...) Se non ti serve molto prodotto, PROCHIMA produce anche da 100-500gr. anche se ti sconsiglio di prendere confezioni troppo piccole: forte rischio di trovare il materiale " in scadenza".
L'importante ( così non succede quello che è capitato a me... ) è che ti devono confermare /garantire che il lotto che acquisti è stato prodotto ADESSO ( e non 3-4 anni fa!!! ), altrimenti fatti poi rimborsare il denaro: sicuro che il materiale è inefficace, praticamente "scaduto".  OK? Se hai bisogno di altre info in merito, sai dove contattarmi ! Saluti. MIRCO
Un sorrISO a tutti voi
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samaghi
Senior ++
     
Mantova - MN
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3264 Messaggi Iscritto dal 2007
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Inserito il - 06 mar 2013 : 10:12:56
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Con gli stessi prodotti si sistemano anche le cornici in pastiglia o sbaglio?
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Mirco69
Senior
   
Biella - BI
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Il mio Garage 1061 Messaggi Iscritto dal 2012
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Inserito il - 06 mar 2013 : 12:20:11
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Ciao a tutti Marco: ma sei anche tu del mestiere? Hai ragione, di solito si usano per la ricostruzione di cornici "in pastiglia", io li uso anche per rifare parti di decorazioni architettoniche in gesso ecc, che a volte devo rifare quando metto mano a qualche soffitto/parete affrescata. Bravo ! Ciao, MIRCO.
Un sorrISO a tutti voi |
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